PARIGI, FRANCIA – Il direttore dell’Ente Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) Yukiya Amano ha dichiarato per la prima volta che un obiettivo distrutto nel deserto siriano di Al Kibar da aerei israliani nel 2007 era un sito segreto per un futuro reattore nucleare, smentendo così le affermazioni Damasco secondo cui non aveva segreti atomici.
Fonti diplomatiche hanno detto che la IAEA sta allertando il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite perchè adotti iniziative contro la Siria per aver cercato di costruire segretamente il reattore.
Amano, allineandosi con la posizione degli Stati Uniti secondo cui il sito bombardato doveva senza dubbio ospitare il reattore nucleare (gli israeliani non hanno mai ammesso il bombardamento), secondo fonti diplomatiche renderà ora più facile aumentare le pressioni sulla Siria perchè consenta alla IAEA di ottenere maggiori informazioni sulle sue attività nucleari. ”La struttura distrutta da Israele era un reattore nucleare in fase di costruzione”, ha detto Amano in una conferenza stampa.
Gli Stati Uniti, tramite una convergenza di informazioni di intelligence, hanno sempre sostenuto che la struttura era un reattore nucleare quasi completato che, qualora fosse stato messo in funzione, avrebbe potuto produrre plutonio per il nucleo esplosivo di testate nucleari. La Siria nega la validità dei sospetti secondo cui svolgerebbe attività nucleari segrete o avrebbe interesse nella costruzioni di armi nucleari.
Ma il suo rifiuto di consentire agli ispettori della IAEA di visitare nuovamente il sito bombardato, dopo il primo sopralluogo effettuato tre anni fa, ha aumentato i sospetti che ha qualcosa da nascondere, sospetti rafforzati dal fatto che Damasco ha raso al suolo la struttura bombardata e poi vi ha costruito sopra un edificio.
In base all’ispezione del 2008, gli ispettori della IAEA conclusero che le dimensioni e le strutture del sito bombardato erano adatte ad accogliere un reattore nucleare. Gli ispettori scoprirono anche grafite e particelle di uranio naturale che potevano essere collegate ad attività nucleari. La IAEA vorrebbe visitare svariati altri siti, ma le autorità siriane glielo impediscono sostenendo che sono protetti da segreto militare.