L’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha duramente condannato oggi 26 dicembre Israele, accusandolo di sabotare gli sforzi di pace, dopo l’ uccisione nelle scorse ore di sei palestinesi in due separati incidenti, in Cisgiordania e al confine con la striscia di Gaza.
Nabil Abu Rudeina, portavoce del presidente dell’ Anp Abu Mazen (Mahmud Abbas), ha affermato che queste uccisioni sono la prova che “Israele non è interessato alla pace è sta invece cercando di far esplodere la situazione”. Israele, ha aggiunto, sta silurando gli sforzi americani e internazionali per rilanciare il processo di pace, fermo da un anno.
Tre palestinesi, membri delle Brigate dei martiri di Al Aqsa (Al Fatah) sono stati uccisi dall’ esercito in un raid a Nablus la scorsa notte. Gli uccisi, secondo un portavoce militare, erano responsabili dell’ uccisione di un colono in un agguato lo scorso giovedì nel nord della Cisgiordania. Gli altri tre sono stati uccisi stamane da soldati mentre si trovavano in prossimità del confine israeliano nella striscia di Gaza, in un’area interdetta. Un portavoce militare ha detto che i tre erano sospettati di un tentativo di infiltrarsi in Israele. Secondo Hamas però si tratta di tre civili che si erano avvicinati al reticolato di confine per raccogliere rottami di metallo.