
MOSCA, RUSSIA – Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che la fornitura dei missili S-300 promessi a Damasco dalla Russia è stata congelata ma non interrotta. Il capo del Cremlino ha detto anche che Mosca è pronta a fornire questi missili “sensibili” anche ad “altri Paesi” del mondo se sulla Siria verrà violato il diritto internazionale.
”Abbiamo un contratto per la fornitura di missili S-300 e abbiamo già fornito alcune componenti”, ha detto Putin in un’intervista alla tv statale russa. ”Ma la fornitura non è terminata: per ora l’abbiamo sospesa”, ha precisato. Se però ”vedremo che si fa qualche passo legato alla violazione delle norme internazionali vigenti, allora dovremo pensare a come agire in futuro, ovvero anche con forniture di queste armi sensibili ad altre regioni del mondo”.
Putin non esclude l’appoggio della Russia ad un’operazione militare in Siria, se fosse provata la responsabilità di Damasco nell’uso di armi chimiche e comunque solo a fronte di un’approvazione dell’intervento da parte dell’Onu.
Riguardo alle armi chimiche, ”ci convincerà solo lo studio molto dettagliato e profondo del problema e la presenza di prove evidenti che dimostrino chi ha usato l’arma e con quali mezzi”, ha dichiarato Putin. ”E solo dopo la Russia sarà pronta ad agire in modo decisivo e serio”. Tuttavia, ha precisato, ”la Russia non ha intenzione di intervenire e non interverrà mai in nessun conflitto all’estero”.
