SEUL, COREA DEL SUD – La Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno elevato di un grado il livello di allerta militare di fronte alle minacce di un lancio di missili da parte della Corea del Nord, a quanto afferma l’agenzia di Seul Yonhap.
Il livello 2, ormai raggiunto, indica una ”minaccia vitale”, spiega l’agenzia citando un responsabile militare sotto anonimato.
In tempo di pace il livello di sorveglianza e’ 4. Il livello 3 corrisponde ad una ”importante minaccia”. Irritata dalla nuova bordata di sanzioni adottata dall’Onu dopo il test nucelare del febbraio scorso e dalle manovre militari congiunte Usa-Corea del Sud, Pyongyang ha moltiplicato in queste ultime settimane gli annunci di guerra.
La Corea del Nord ha dispiegato sulla sua costa orientale due missili Musudan, di una portata teorica fino a 4.000 chilometri, in grado di raggiungere la Corea del Sud, il Giappone e le basi americane nel Pacifico, inclusa l’importante isola di Guam dove stazionano migliaia di soldati americani. Le forze armate sudcoreane includono 670 mila combattenti, appoggiati da 28 mila soldati americani tra cui contingenti di Marines, Seals e forze speciali.
L’innalzamento da parte di Stati Uniti e Corea del Sud al livello 2 di allerta militare è il più alto da quando Pyongyang fece esplodere un ordigno nucleare nel 2006. Ma secondo la maggioranza degli analisti, le ripetute minacce della Corea del Nord, dove la popolazione è alla fame, sono ”tigri di carta” e destinate solo a rafforzare la posizione del giovane leader Kim Jong-un – succeduto al padre Kim Jong-il nel quadro dell’unica dinastia comunista nella regione – dopo che i servizi hanno suggerito l’ipotesi che abbia subito un attacco cardiaco e sia di salute malferma.
D’altra parte, gli esperti ritengono che mentre la Corea del Nord sta facendo grandi sforzi per dotarsi di un arsenale credibile, non ha ancora la capacità di lanciare un attacco efficace con missili a testata nucleare.
