Barack Obama vara un piano da 1,5 miliardi di dollari contro la crisi del mercato immobiliare. Nella sua guerra al deficit il presidente americano ha deciso di “soccorrere” i cinque Stati più colpiti dal crollo del settore e che hanno registrato il maggior numero di “foreclosure”, ovvero il pignoramento delle case per mancato pagamento del mutuo. In California, Nevada, Arizona, Michigan e Florida infatti i prezzi delle case sono calati di oltre il 20 per cento.
L’iniziativa – che mira ad alleviare le difficoltà dei proprietari di case, permettendo loro di rimanere nelle rispettive abitazioni– sarà finanziata attraverso il Troubled Assets Relief Program (TARP), il programma di aiuto alle banche che ha fatto infuriare molti elettori negli ultimi mesi.
La mobilitazione del presidente per aiutare gli Stati più colpiti dalla crisi dei mutui è una mossa strategica: risolvere il problema del mercato rappresenta una sfida fondamentale dei democratici per convincere gli americani dei propri sforzi in uno dei periodi peggiori per l’economia del Paese.
Obama, impegnato a frenare le spese del governo, lancia il programma proprio dal Nevada, che detiene il triste record di pignoramenti di case, e rappresenta anche una tappa importante a sostegno della campagna per la rielezione di Harry Reid, il leader della maggioranza democratica al Senato.