NEW YORK, 22 OTT – Marocco, Pakistan, Guatemala e Togo sono quattro dei cinque nuovi membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il biennio 2012-2013. Rimane da assegnare ancora un seggio, quello riservato alla regione dell'Est Europa.
Dopo nove turni di votazione infatti l'Assemblea Generale ha aggiornato a lunedi' mattina la riunione per eleggere l'ultimo componente, rinviando il ballottaggio tra Slovenia e Azerbaijan.
Secondo quanto stabilito dalla carta dell'organizzazione internazionale, i posti vengono assegnati in base ai gruppi regionali: tre sono appannaggio di Africa e Asia-Pacifico, uno dell'Europa dell'Est e dell'America Latina e Caraibi.
I delegati dei 193 paesi dell'Assemblea Generale Onu hanno votato con scrutinio segreto gli Stati che dal primo gennaio prossimo sostituiranno le nazioni uscenti: Gabon, Libano, Brasile, Nigeria e Bosnia Erzegovina. Per essere eletti i nove candidati dovevano ricevere la preferenza dei due terzi dell'Assemblea.
Marocco, Pakistan e Guatemala sono passati al primo turno rispettivamente con 151, 129 e 191 preferenze, mentre sono state necessarie altre due tornate per promuovere il Togo con 131 voti. Dopo nove tentativi sono rimasti in ballottaggio Slovenia ed Azerbaijan.
Proprio in ragione del voto segreto e' frequente che soltanto dopo numerosi turni si delinei il quadro degli eletti. Il record e' stato raggiunto nel 2007, quando l'Assemblea Generale si e' espressa ben 47 volte prima di nominare Panama come rappresentante dell'America Latina.
Il Pakistan sara' presente in Consiglio di Sicurezza per la settima volta da quando e' entrato a far parte delle Nazioni Unite nel 1947. Si tratta del terzo mandato per il Marocco e del secondo per il Togo. Il Guatemala, unico paese a non avere avuto concorrenti nella sua area regionale, fara' invece parte dei Quindici per la prima volta.
I nuovi eletti siederanno in Consiglio insieme a India, Colombia, Germania, Portogallo e Sud Africa, gli altri cinque membri non permanenti in carica fino alla fine del 2012. Oltre ai cinque stati permanenti con diritto di veto: Francia, Stati Uniti, Russia, Cina e Inghilterra.
