CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV – ''A volte ci si e' adoperati perche' la presenza dei cristiani nel sociale, nella politica o nell'economia risultasse piu' incisiva, e forse non ci si e' altrettanto preoccupati della solidita' della loro fede, quasi fosse un dato acquisito una volta per tutte''. Lo ha affermato il Papa nell'udienza al dicastero per i Laici.
''La sfida di una mentalita' chiusa al trascendente obbliga anche gli stessi cristiani a tornare in modo piu' deciso alla centralita' di Dio'', ha avvertito Benedetto XVI parlando nella Sala Clementina ai partecipanti all'assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici sul tema ''La questione di Dio oggi''. Secondo il Pontefice, ''in realta' i cristiani non abitano un pianeta lontano, immune dalle 'malattie' del mondo, ma condividono i turbamenti, il disorientamento e le difficolta' del loro tempo''. Percio' ''non meno urgente e' riproporre la questione di Dio anche nello stesso tessuto ecclesiale''.
''Quante volte – ha ammonito Ratzinger -, nonostante il definirsi cristiani, Dio di fatto non e' il punto di riferimento centrale nel modo di pensare e di agire, nelle scelte fondamentali della vita''. ''La prima risposta alla grande sfida del nostro tempo – ha aggiunto – sta allora nella profonda conversione del nostro cuore''.
