
ROMA – Papa Francesco sta per fare un altro santo, un padre francescano del Settecento sarĂ proclamato santo durante la visita di Francesco negli Usa. PerĂ² stavolta c’è un perĂ²: il santo prossimo venturo, Junipero Serra, è, almeno per le tribĂ¹ indiane d’America e per i loro scarni discendenti, un vero e proprio “cattivo”.
Che faceva, che fece all’epoca padre Junipero Serra? Secondo la versione della Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana cercĂ² di frenare abusi e massacri dei soldati spagnoli, convertì molti indigeni e pose le basi non solo della California moderna ma in qualche misura degli stessi Stati Uniti.
Secondo Valentin Lopez, presidente della tribĂ¹ Amah Matsun padre Serra usava sistematicamente carcere e tortura come strumenti per “consigliare” la conversione al cristianesimo. Ron Andrade, della American Indian Commission di Los Angeles, va giĂ¹ secco: “Quel prete decimava il nostro popolo”.
La storia fatta sulla base dei documenti e non dei ricordi e delle passioni in realtĂ non aiuta a distinguere con precisione. Non c’è dubbio che padre Junipero Serra usĂ² punizioni severe e carcere contro gli indiani ribelli. Ma trattava bene e aiutava gli indiani buoni e docili. All’epoca questo era atteggiamento caritatevole. Oggi appare condotta assai discutibile. All’epoca gli indigeni erano per tutti gli europei sub umani da far lavorare e fare in definitiva estinguere. Il francescano Serra li considerava figli di dio come gli altri purchĂ© rendessero omaggio a dio e alle regole.
Ora Junipero Serra diventa santo, per i discendenti degli indiani resta un diavolo. Per la prima volta Francesco regnante qualcuno protesta per un santo “cattivo”.
