CITTA’ DEL VATICANO – Il nuovo corso di papa Francesco in Vaticano va avanti. L’ultima nomina, che in qualche modo potrebbe essere vista quasi come un demansionamento, è quella del cardinale Mauro Piacenza a penitenziario maggiore. Un ruolo minore rispetto a quello lasciato dal porporato di prefetto della Congregazione del clero.
Il cardinal Piacenza, come ricorda Marco Ansaldo su Repubblica, è un allievo del cardinal Giuseppe Siri, ed è considerato un tradizionalista. Prima di essere nominato prefetto della Congregazione, una sorta di “ministro degli Interni” del Vaticano, come ha spiegato su Blitz Quotidiano Franco Manzitti, monsignor Piacenza era stato addetto stampa di Siri negli anni Ottanta e poi di Domenico Calcagno, “già vescovo di Savona e ora responsabile dell’Amministrazione del patrimonio della santa Sede.
Al posto di Piacenza alla Congregazione, papa Francesco ha chiamato monsignor Beniamino Stella, nunzio apostolico, già ambasciatore in Colombia e a Cuba, e dal 2007 presidente della Pontificia accademia ecclesiastica, la scuola diplomatica del Vaticano.
Con questa nomina prende sempre più spazio il cosiddetto “partito dei nunzi”, cioè la diplomazia pontificia messa un po’ all’angolo con papa Benedetto XVI.
Tra le altre novità di papa Bergoglio c’è poi la nomina di monsignor Lorenzo Baldisseri, già nunzio in Brasile, al posto di monsignor Nikola Eterovic come Segretario del Sinodo. Confermato, invece, il prefetto di Propaganda Fide, il cadinale Fernando Filoni.