ROMA – Il Papa “pensionato” a 85 anni. Per la prima volta da secoli potrebbe succedere quello che fino a oggi nella Chiesa è stato inconcepibile. Il Papa sta pensando di dimettersi nel 2012, per i suoi 85 anni. Un pensiero, per ora solo questo, ma Ratzinger non scarta l’idea di lasciare il suo compito tra una manciata di mesi.
Il pontificato non più visto come un mandato divino da assolvere per tutta la durata della vita, ma come un incarico da vivere finché le facoltà mentali e fisiche lo consentono. Finché, appunto, non sopraggiunge l’età pensionabile.
Dunque, la Chiesa potrebbe presto vivere una stagione di “largo ai giovani”? La notizia la scrive Antonio Socci su Libero e non stupisce perché proviene da un Papa che solo un anno fa diceva: “Quando un Papa giunge alla chiara consapevolezza di non essere più in grado fisicamente, psicologicamente e mentalmente di svolgere l’incarico affidatogli, allora ha il diritto ed in alcune circostanze anche il dovere di dimettersi”. A Peter Seewald, il giornalista che lo aveva incontrato per il libro “Luce nel mondo”, aveva anche detto: “A volte sono preoccupato e mi chiedo se riuscirò a reggere il tutto anche solo dal punto di vista fisico”.
La vita dei pontefici si fa più lunga, Papi ottantenni sono e saranno sempre più un fatto abituale. D’altra parte l’incarico a vita è stato pensato in un’epoca in cui nessuno o quasi poteva aspettarsi di arrivare a 80 anni. E così il dilemma di Ratzinger è rimasto sinora insoluto: che fare davanti al naturale disfacimento fisico, al declino delle facoltà mentali? Come comportarsi davanti a un papa malato? Un ringiovanimento delle alte sfere della Chiesa potrebbe anche essere d’aiuto, un papa più giovane potrebbe essere molto più vicino alla sensibilità e ai problemi delle generazioni più giovani. Qualcosa di simile d’altra parte succede già con i vescovi, “pensionati” a 75 anni.
L’immagine di papa Woytjla è molto vicina, un papa rimasto tale fino all’ultimo, quando la malattia lo aveva reso pressoché invalido. Eppure, solo nel 2005, sembrava impossibile un passo indietro del pontefice. Nel caso di Ratzinger poi non si tratta di “paura” per l’incarico gravoso, come potrebbe suggerire il precedente di Celestino V. Ma di un’esigenza molto umana: se il corpo non regge più allo scorrere degli anni, non è forse preferibile la pensione, persino per un Papa? Speriamo solo che la notizia non arrivi al ministro Tremonti, con il rischio che possa essere tentato da un brusco innalzamento dell’età pensionabile.