Bagno di folla, a Palermo, per papa Benedetto XVI. Il pontefice è atterrato nella mattina di domenica 3 ottovre in Sicilia e si è diretto al Foro Italico di Palermo, un grande prato sul quale si è svolta messa.
Mafia, precarietà e incertezza. Nell’omelia, Benedetto XVI ha parlato di temi come ”mancanza del lavoro”, ”’incertezza per il futuro”, e ”sofferenza fisica e morale” provocata dalla ”criminalità organizzata”. Problemi sui quali il Papa ha espresso ai siciliani la sua vicinanza, invitandoli a ”non aver paura di testimoniare con chiarezza i valori umani e cristiani”.
”Oggi sono in mezzo a voi – ha detto Ratzinger – per testimoniare la mia vicinanza ed il mio ricordo nella preghiera. Sono qui per darvi un forte incoraggiamento a non aver paura di testimoniare con chiarezza i valori umani e cristiani, così profondamente radicati nella fede e nella storia di questo territorio e della sua popolazione”.
”Sono venuto – ha aggiunto il pontefice – per condividere con voi gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni”, nell’auspicio che la città possa ”realizzare per i suoi abitanti, come pure per l’intera Nazione”, un futuro ”di serenita’ e di pace”.
Il sindaco Cammarara. Anche il sindaco del capoluogo siciliano, Diego Cammarata, nel discorso di saluto a Ratzinger, ha parlato di mafia. ”Alla violenza della mafia Palermo non si è mai rassegnata né piegata” ha detto il sindaco che ha poi aggiunto: “La città, pur profondamente ferita ha sempre saputo rispondere con un no deciso chiedendo a tutti noi che abbiamo responsabilità di governo e politiche un impegno sempre più deciso e preciso per la legalità”.