
Basta con il modello del ”senatore on demand” che ”non domanda, non fa, non ambisce. Poltrisce” e che ”quando lo chiamano pigia il pulsante”. Lo dice in un’intervista a Repubblica il senatore del Pdl Enrico Musso, in procinto di abbandonare il partito. ”Sono fuori posto, me lo dico da me – spiega – Ho votato no al processo breve, ho appallottolato il testamento biologico, polemizzato sullo scudo fiscale e fatto l’indemoniato quando hanno nominato ministro Brancher”.
Mussi dice che sta ”pensando seriamente e da tempo” di lasciare il Pdl e che ha intenzione di chiedere ”un incontro” con Berlusconi per dirglielo. Un governo tecnico di larghe intese? ”Possibile – risponde il senatore – Probabile. A dirla tutta, anche il Pdl non lo vedo fuori da un esecutivo di tal fatta. Serpeggia una voglia matta. In tanti sono pronti a fare la birichinata”.
