Il presidente russo, Dmitri Medvedev, ha proposto di istituire un Tribunale penale internazionale per giudicare i crimini legati alla pirateria marittima. «La Russia, quale membro permanente del consiglio di sicurezza dell’Onu, è a favore di misure concordate per contrastare la pirateria, compresa la creazione di un apposito Tribunale penale», ha detto Medvedev incontrando a Mosca i ministri dei Trasporti di vari paesi.
Osservando come fino a poco tempo fa la pirateria passava per essere solo un qualcosa di esotico, il presidente ha sottolineato che ora tale fenomeno si espande in continuazione ponendosi come una autentica minaccia globale, alla stessa stregua del terrorismo e del narcotraffico.
Il problema inoltre – ha detto ancora Medvedev – è che non si sa ancora bene cosa fare con i pirati catturati. «Se li rispediamo nei loro paesi di origine, il giorno dopo riprendono le loro barche e tornano al loro business di pirateria. Ci si può comportare, naturalmente, come avveniva nel Medioevo, e impiccarli, ma ciò non corrisponde alle nostre vedute in fatto di umanità».
Per questo, ha concluso Medvedev, l’unica possibiltà è perfezionare le procedure in campo penale.
