Il rimorchiatore Buccaneer sequestrato dai pirati nel golfo di Aden con a bordo sedici persone dell’equipaggio – di cui 10 italiani – ha raggiunto le coste somale ma per adesso non è giunta ancora nessuna richiesta di riscatto.
Lo ha riferito Andrew Mwangura, responsabile del programma di assistenza marittima per l’Africa Orientale. La nave ”ha raggiunto la costa, ma non sappiamo dove”, ha detto Mwangura. Secondo uno dei capi dei pirati – contattato dalla France Press a Eyl – il rimorchiatore dirigeva verso le coste del villaggio di Lasqorey, nella regione autonomista somala del Puntland.
Il ministero degli esteri italiano continua a mantenere ”il massimo riserbo” in merito al sequestro.
Intanto la fregata della Marina militare italiana Maestrale è giunta nel Golfo di Aden. Lo riferiscono fonti italiane, secondo cui la nave militare è pronta ad ogni evenienza” ed a eseguire le disposizioni che le verranno date.
La Maestrale partecipa alla missione Atalanta, la prima guidata dall’Unione europea contro la pirateria.
I sedici membri dell’equipaggio del Buccaneer stanno bene. Lo ha riferito Silvio Bartolotti, general manager della Micoperi Marine Contractors di Ravenna, proprietaria della nave.
”Ci sono contatti con nazioni limitrofe che dicono che l’equipaggio sta bene e che non ci sono problemi”, ha spiegato Bartolotti ai microfoni del Gr regionale Rai. ”Non ci aspettavamo l’assalto, per la povertà del trasferimento dei mezzi navali. La cosa ci ha meravigliato”, ha aggiunto.
”Abbiamo osservato tutte le procedure, i contatti con la nave avvenivano due volte al giorno e veniva controllata la rotta. Auspichiamo che la presenza militare internazionale abbia anche gli strumenti tecnici ed elettronici per poter monitorare la situazione minuto per minuto”.
Sull’equipaggio, Bartolotti ha riconfermato che si tratta di ”persone la cui professionalità è’ ben conosciuta, e questo ci conforta, perchè è gente che sa tenere i nervi saldi”.