
Putin: "Gli Usa non saranno più l'unico centro del mondo, nulla tornerà come prima" (foto Ansa)
“Gli Usa pensano di essere l’unico centro del mondo”. A dirlo è il presidente russo Vladimir Putin parlando al forum economico di San Pietroburgo. Che prosegue nel suo attacco all’egemonia americana: “Dopo aver rivendicato la vittoria nella Guerra Fredda, gli Stati Uniti si sono dichiarati il messaggero di Dio sulla Terra, che non ha obblighi, ma solo interessi, e questi interessi sono sacrosanti”, ha aggiunto Putin.
Putin: “Dopo questi cambiamenti turbolenti nulla tornerà come prima”
“È sbagliato pensare che si possa, per così dire, pensare che dopo un periodo di cambiamenti turbolenti tutto tornerà alla normalità e sarà come prima. Assolutamente no!”. Putin si è rivolto alla sessione plenaria del Forum economico internazionale e prosegue con il suo ragionamento. Il mondo sta vivendo, ha detto Putin, cambiamenti “fondamentali, spartiacque”. “Si tratta di cambiamenti nella geopolitica, nell’economia globale, nella sfera tecnologica, nell’intero sistema di relazioni internazionali”.
Poi un riferimento alle economie europee: “Non ho dubbi che con il passare del tempo molti dei nostri partner, o almeno quelli europei, torneranno al mercato russo e lavoreranno qui con piacere. Non ho dubbi su questo. La vita li porterà a questo. Noi non lo impediremo, siamo aperti al mondo”.
“Le sanzioni sono armi a doppio taglio”
Il presidente russo ha parlato anche delle sanzioni spiegando che “sono armi a doppio taglio. Provocano danni comparabili e anche maggiori ai loro stessi ideologi e progettisti. E non si tratta solo delle attuali, ovvie conseguenze”.
“Sappiamo che tra i leader dei Paesi europei, a livello di conversazioni informali, come si suol dire, si discutono furtivamente prospettive molto inquietanti, che le sanzioni possono essere applicate non solo contro la Russia, ma anche contro qualsiasi Stato discutibile. Prima o poi tutti possono essere colpiti, compresi i membri dell’Unione Europea e le aziende europee”, ha aggiunto Putin.
“Raggiungeremo gli obiettivi in Donbass”
“L’operazione militare speciale” in Ucraina continuerà, ha spiegato ancora il capo del Cremlino. Tutti gli obiettivi saranno raggiunti, ha spiegato riferendosi al Donbass, grazie all’eroismo dei militari russi: “Oggi i nostri soldati e ufficiali, le milizie popolari del Donbass stanno combattendo per proteggere il loro popolo. Stanno difendendo il diritto della Russia a uno sviluppo libero e sicuro come grande Paese multinazionale che prende le proprie decisioni e determina il proprio futuro e respinge tutti i tentativi di imporre all’esterno gli pseudo-valori della disumanizzazione e del degrado morale”.
“Nella situazione attuale, in un contesto di crescenti rischi e minacce, la Russia è stata costretta nella sua decisione di condurre un’operazione militare speciale” ha aggiunto ancora Putin, per poi concludere che l’operazione speciale è stata “una decisione volta a proteggere i nostri cittadini, i residenti delle repubbliche popolari del Donbass, che per otto anni sono stati esposti al genocidio del regime di Kiev e dei neonazisti, che godevano del pieno patrocinio del Ovest”.
