Il premier russo Vladimir Putin è atterrato ieri sera verso le 21.30 all’aeroporto di Milano per una visita di due giorni in Italia: ad accoglierlo, sulla pista dell’aeroporto ai piedi della scaletta, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
I due si sono salutati e abbracciati più volte ed assieme hanno assistito all’esecuzione dei rispettivi inni nazionali da parte della banda dell’Arma dei carabinieri e hanno poi passato in rassegna il picchetto d’onore interforze schierato vicino l’aero.
Berlusconi e Putin hanno quindi parlato per qualche istante mentre aspettavano la limousine che li ha condotti all’elicottero a bordo del quale hanno raggiunto la residenza di Arcore per una “cenetta” informale.
Il premier russo, reduce da una tappa a Vienna del suo viaggio in Europa, indossava un abito blu con cravatta rossa, mentre Berlusconi era in completo scuro e camicia blu senza cravatta. Tra i presenti all’aeroporto di Malpensa, anche l’ambasciatore russo a Roma, Serghei Meshkov.
Ma perché Putin è in Italia? Per incontrare il suo “amico” Berlusconi sì, ma non solo. Al centro dei colloqui ci saranno dossier internazionali, cooperazione bilaterale con particolare attenzione al settore dell’energia, scienza e cultura anche tramite il contributo russo alla ricostruzione dell’Aquila.
“Nel corso della visita troverà seguito l’intenso dialogo politico che esiste tra i due capi di governo”, ha riferito nei giorni scorsi una fonte del governo russo a Ria Novosti, sottolineando “la tradizionale atmosfera costruttiva e di mutua fiducia tra i due capi di Stato”.
In particolare, i colloqui verteranno su “progetti di ampia scala nel settore energetico e dell’alta tecnologia, che riflettono il carattere strategico dei rapporti tra Russia e Italia”.
Fra i temi del confronto ci sarà anche l’energia atomica. Con Putin ci sono infatti anche il vicepremier Igor Sechin e il ministro dell’Energia Igor Shmatko, figure chiave per il settore energetico russo.
I colloqui si svolgeranno a Villa Gernetto, a Lesmo, dove Berlusconi offrirà oggi un pranzo in onore dell’ospite russo. A conclusione dell’incontro saranno firmati due accordi: un memorandum d’intesa per la collaborazione in vista della creazione in territorio russo di un reattore termonucleare sperimentale ‘Ignitor’ e un accordo per mettere in campo la collaborazione russa nella ricostruzione dell’Aquila. Mosca ha infatti adottato due gioielli aquilani da restaurare: Palazzo Ardinghelli e la Chiesa di San Gregorio Magno.
La ristretta delegazione che accompagna Putin è alloggiata a Villa Gernetto di Lesmo, recente acquisto del premier Silvio Berlusconi che intende farne la sede della nuova Università del pensiero liberale. La Villa settecentesca ha già aperto ufficialmente i battenti per un incontro bilaterale l’8 febbraio scorso tra Berlusconi e il premier croato, Jadranka Kosor, ma nel frattempo è stata allestita una foresteria che lo stesso “cavaliere” intenderebbe utilizzare sempre più spesso al posto di Villa San Martino ad Arcore il cui parco quasi si affaccia, da un lato, sui cinque ettari di Villa Gernetto.