”Sono venuti tanti falsi profeti, ideologi, dittatori dicendo: ‘siamo noi che abbiamo cambiato il mondo’. Ma dalle loro dittature, da queste promesse, è venuto solo un grande vuoto e distruzione. E oggi sappiamo che ‘non erano loro’. ”.
Lo ha detto il Papa nell’omelia pronunciata durante la messa che ha celebrato domenica 12 dicembre nella parrocchia di San Massimiliano Kolbe a Roma.
Il Papa, parlando a braccio, si è soffermato partendo dal testo del Vangelo e prendendo spunto dalla figura di Massimiliano Kolbe (”quanta luce è venuta da lui”), sui mali delle dittature. Il Vangelo riportava il passo in cui Giovanni Battista dal carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, manda a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: ”Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?”.
Partendo da qui, Benedetto XVI ha detto: ”Negli ultimi due, tre secoli sono venuti tanti profeti, ideologi dittatori che hanno detto ‘non e’ lui, siamo noi che abbiamo cambiato il mondo’. E hanno fatto le loro dittature. Ma di tutte queste loro promesse e’ rimasto solo un grande vuoto e distruzione. Oggi sappiamo che ‘non erano loro’ ”.
E ha aggiunto: ”Cristo non ho fatto rivoluzioni cruente. Non è la violenza la vera rivoluzione che cambia il mondo, ma la silenziosa luce della verita’, e’ il segno della presenza di Cristo che ci dà certezza che siamo amati e non siamo il prodotto del caso ma di una volontà di amore”.