Il Papa ha deciso: lo Ior, la banca vaticana, deve adeguarsi alle norme antiriciclaggio dell’Unione Europea.
In un “Motu Proprio” che sarà pubblicato il 30 dicembre, Benedetto XVI dispone l’applicazione delle norme stabilite dalla Convenzione monetaria firmata il 17 dicembre dell’anno scorso a Bruxelles dall’Unione Europea e dallo Stato della Città del Vaticano. Le nuove regole entreranno immediatamente in vigore e saranno applicate a tutte le istituzioni vaticane.
Sarà inoltre istituita una speciale autorità di controllo, chiamata a vigilare sull’applicazione delle normative. In questo modo lo Stato della Città del Vaticano dovrebbe potresi iscrivere nella cosidetta “white list” e saranno normalizzati i rapporti tra lo Ior e gli istituti di credito italiani.
La notizia era comunque nell’aria. La novità sta nell’accelerazione e, soprattutto, nella creazione di una sorta di “Banca centrale del Vaticano” che sovraintenderà a tutte le attività. A luglio, sotto la guida del cardinal Attilio Nicora, era stato creato un organismo che faceva da preludio alla creazione della banca centrale.
Con le nuove norme il Vaticano utilizzerà l’euro come moneta principale. Non solo: le monete vaticane, fino ad oggi affare per soli collezionisti e ora in circolazione, saranno coniate dallo Stato italiano.