Benedetto XVI lancia un appello alla distensione sulla vicenda delle proteste innescate dalla vicenda del pastore Terry Jonese. ”Il rispetto della liberta’ religiosa e la logica della riconciliazione e della pace prevalgano sull’odio e sulla violenza”: ha detto Ratzinger durante l’udienza generale.
L’appello del pontefice è riferito agli assalti alle chiese e alle scuole cristiane avvenuti in questi giorni in vari Paesi asiatici a seguito delle profanazioni del Corano negli Stati Uniti.
Alla vigilia della partenza per il complesso viaggio in Gran Bretagna il Papa si è anche occupato del ruolo delle donne nel mondo cattolico. La Chiesa, ha detto, è ”debitrice” a ”donne coraggiose” e ”ricche di fede” come Santa Chiara d’Assisi, ”capaci di dare nuovo impulso al rinnovamento della chiesa”. In Gran Bretagna, Ratzinger incontrerà, fra gli altri, donne prete di fede anglicana, ed è vivo il dibattito sul ruolo delle donne nella Chiesa.
”Santa Chiara – ha poi affermato papa Ratzinger nella sintesi della catechesi in lingua inglese – ci mostra il valore della verginità consacrata quale immagine dell’amore della Chiesa per il suo divino Sposo, e il contributo decisivo dato da donne coraggiose e ricche di fede al rinnovamento della Chiesa in ogni tempo”.
Il pontefice ha ripercorso la vita di Chiara a fianco di San Francesco, soffermandosi sul ”gesto audace” della santa che a soli 18 anni lasciò in segreto la casa del padre per unirsi ai frati minori della Porziuncola.
”Come Chiara e le sue compagne – ha detto il Papa -, innumerevoli donne nel corso della storia sono state affascinate dall’amore per Cristo che, nella bellezza della sua Divina Persona, riempie il loro cuore. E la Chiesa tutta, per mezzo della mistica vocazione nuziale delle vergini consacrate, appare ciò che sarà per sempre: la Sposa bella e pura di Cristo”. ”La storia di Chiara e delle sue prime compagne – ha aggiunto ricordando che la santa d’Assisi fu la prima donna nella storia della Chiesa a comporre una Regola scritta – mostra come anche nei secoli del Medioevo, il ruolo delle donne non era secondario, ma considerevole”.
Il pontefice ha quindi sottolineato la particolare forma di amicizia che univa Chiara e Francesco, osservando che ”quando due anime pure si incontrano traggono dall’ amicizia uno stimolo fortissimo per percorrere la via della perfezione”. Ha infine osservato che ”sono i santi coloro che cambiano il mondo in meglio, lo trasformano in modo duraturo, immettendo le energie che solo l’amore ispirato dal Vangelo può suscitare. I santi – ha concluso – sono i grandi benefattori dell’umanità!”.