MOSCA – L’ambasciata russa Londra è pronta a rilasciare un nuovo visto di lavoro a Luke Harding, il corrispondente da Mosca del quotidiano britannico Guardian espulso sabato scorso. Lo ha annunciato oggi il portavoce del ministero degli esteri Aleksandr Lukashevich.
”Se Harding vuole continuare a lavorare il Russia noi non vediamo ostacoli”, ha detto il portavoce, citato dalle agenzie russe. Lukashevich ha anche assicurato che la visita a Londra del ministro degli esteri Serghiei Lavrov si terrà il 14 e 15 febbraio, come da programma.
Il portavoce ha spiegato che Harding dovrà chiedere all’ambasciata un nuovo accredito. Il corrispondente del Guardian si è visto rifiutare l’ingresso in Russia al suo arrivo da Londra, sebbene il suo visto di lavoro scadesse solo nel maggio prossimo. Dopo avere passato quasi un’ora in un centro di detenzione all’aeroporto, è stato rispedito in Gran Bretagna e il suo accreditamento è stato annullato, senza spiegazioni.
Nei mesi scorsi Harding aveva lavorato su cablogrammi di Wikileaks, in base ai quali aveva scritto che sotto Putin la Russia era diventata ”praticamente uno Stato mafioso” e che l’allora presidente (e ora premier) avrebbe dato il via libera all’assassinio, nel 2006, di Aleksandr Litvinenko, l’ex agente del Kgb morto a Londra per aver ingerito una dose di polonio radioattivo.
Ieri il ministero degli esteri russo aveva detto che il reporter ha ”commesso alcune infrazioni legate al suo accreditamento”, ma poi non aveva escluso che il reporter possa rientrare a Mosca. In serata, però, Lavrov ha affermato che Harding ”si è recato più volte, senza permesso in zone teatro di operazioni anti-terrorismo e al riguardo aveva ricevuto avvertimenti da parte dei servizi speciali”: una circostanza, questa, che confermerebbe quanto ha detto lo stesso giornalista, secondo cui i suoi articoli su Putin sono stati solo ”la goccia che ha fatto traboccare il vaso” e che le autorità russe ce l’avevano con lui per i suoi viaggi in Inguscezia e in Daghestan, le repubbliche caucasiche covo del terrorismo di matrice islamica. Ieri il governo britannico ha criticato il Cremlino per l’espulsione di Harding e deputati laburisti hanno chiesto di annullare la visita di Lavrov a Londra.