
WASHINGTON, STATI UNITI – La Russia ha inviato una dozzina di navi da guerra per sorvegliare Tartus, la sua base navale in Siria, mostrando secondo funzionari americani ed europei un nuovo atteggiamento aggressivo inteso ad avvertire l’Occidente e Israele di non intervenire nella guerra civile siriana.
L’aumento della presenza russa nel mediterraneo orientale, cominciato tre mesi fa, rappresenta uno dei più ampi schieramenti dai tempi della Guerra Fredda. Funzionari occidentali escludono un imminente conflitto con l’obsoleta flotta russa, ma rilevano che la sua presenza rappresenta il pericolo di potenziali errori di valutazione in una regione sempre più infiammabile.
‘E’ una dimostrazione di forza, un flettere dei loro muscoli, e una dimostrazione del loro impegno riguardo ai lori interessi”, ha dichiarato al Wall Street Journal un funzionario del Pentagono. Lo schieramento delle navi da guerra viene visto come un tentativo di rafforzarsi della Russia in eventuali colloqui sul futuro della Siria e di aumentare la sua influenza nel Medio Oriente. La flotta potrebbe anche servire come un’opzione per l’evacuazione delle decine di migliaia di russi. presenti in Siria.
Lo schieramento, rileva il WsJ, sopraggiunge in un momento di alte tensioni. Secondo funzionari occidentali, altri attacchi israeliani potrebbero prendere di mira nuove forniture belliche della Russia alla Siria, come missili moderni del tipo Yakhont per colpire le navi.
I servizi di intelligence israeliani e occidentali temono che questi missili, già forniti alla Siria da Mosca, potrebbero presto esserere trasferiti al gruppo Hezbollah. I missili Yakhont sono un sistema offensivo , anche se i russi hanno assicurato i diplomatici occidentali che avrebbero fornito alla Siria solo armi di carattere difensivo. Ma funzionari americani e israeliani temono che gli Yakhont già presenti in Siria se passassero nelle mani di Hezbollah o di altri gruppi militanti rappresenterebbero una seria minaccia per le navi israeliane e americane nella regione.
Funzionari della marina e del ministero degli Esteri russi non hanno risposto alle richieste di spiegazioni riguardo allo schieramento delle navi. La Russia sostiene il regime del presidente siriano Bashar al-Assad, mentre gi Stati Uniti ne vogliono l’eliminazione. E Mosca non ha alcuna intenzione di indebolire il suo appoggio ad Assad, anzi. Secondo l’intelligenge degli Stati uniti, e nonostante le obiezioni di Washington e Israele, il presidente russo Vladimir Putin ha indicato questa settimana che è intenzionato a fornire alla Siria altri moderni sistemi di armi antiaeree, come i missili terra-aria S-300.
