MOSCA – ”Uscirò dalla prigione e sono certo: il futuro della Russia è la democrazia, anche se la strada non sarà né semplice, né breve”. E’ quanto afferma il patron della grande compagnia petrolifera Yukos e oppositore di Vladmir Putin, Mikhail Khodorkovskij, detenuto nelle carceri russe, in una intervista al Corriere della Sera in cui attacca anche Putin: “Forse sa meglio di noi quanto sia debole in realtà il suo potere. E cosa potrebbe rappresentare una spinta sufficiente per farlo cadere. O forse è semplicemente il fatto che i funzionari che si sono riempiti le tasche con il saccheggio della Yukos sono veramente bravi a manipolarlo”.
Se potesse tornare indietro, Khodorkovskij immagina che la sua ”posizione civica sarebbe stata ancora più incisiva”. ”E forse – aggiunge – sarei stato più capace di proteggere gli interessi degli invesitori della Yukos. Avrei potuto immaginare che mi avrebbero tolto la compagnia ma mai che l’avrebbero fatta a pezzi. Questo è stato indubbiamente un errore per il potere”.
Su Medvedev l’ex patron della Yukos afferma: ”Per me il presidente è molto più comprensibile del pemier. E’ pragmatico e ha ideali che sono compatibili con la democrazia. Capisco la sua situazione e per questo raramente lo critico. Comunque abbiamo il diritto di attenderci di più da Medvedev”.
Dalla comunità internazionale invece, aggiunge, ”mi attendo che capisca quanto sia importante il suo riconoscimento per la legittimità interna del regime in Russia. I Paesi occidentali debbono rendersi conto che le prospettive democratiche della Russia non sono bagatelle che possano essere sacrificate di fronte agli interessi dell’oggi”.
