
MOSCA, RUSSIA – La decisione del Congresso americano di vietare alla Casa Bianca di fornire qualsiasi informazione alla Russia sul sistema di difesa antimissile in Europa senza il consenso del Congresso stesso, secondo il rappresentante russo alla Nato Dmitri Rogozin, riduce praticamente a zero i margini di manovra americana nei negoziati e costringe la Russia a prendere tutte le misure preannunciate.
”La decisione presa dal Congresso in effetti riduce a zero le precedenti proposte, in particolare l’invito alla Russia di partecipare ai test del sistema di difesa antimissilistico Usa nell’oceano nella primavera del 2012, e rende impossibile per la Russia ottenere la prova che lo scudo antimissile Nato in Europa non sara’ diretto contro il potenziale strategico nucleare russo”, ha dichiarato Rogozin, citato dall’agenzia Interfax.
”Credo quindi che le misure annunciate dal presidente russo Dmitri Medvedev nelle sue dichiarazioni sulla difesa antimissile il 25 novembre debbano essere realizzate pienamente”, ha aggiunto.
Tra le misure annunciate da Medvedev come ritorsione, l’installazione di missili strategici a lungo raggio piu’ sofisticati, di missili balistici a corto raggio ai confini meridionali ed occidentali della Russia, tra cui gli Iskander nell’enclave di Kaliningrad in Europa, e l’uscita dal nuovo Start, il trattato russo-americano sul disarmo nucleare firmato nell’aprile 2010 da Medvedev e dal presidente Barack Obama.
