MOSCA – Quando Vladimir Putin ne scrisse durante la sua campagna presidenziale, sembrava una boutade elettorale, ma ora Mosca sembra intenzionata davvero a sviluppare futuribili super armi segrete. Il vicepremier Dmitri Rogozin, che sovrintende al complesso industriale-militare, ha annunciato nei giorni scorsi una legge per creare un’agenzia per la promozione di tecnologie avanzate. ”Una versione russa del Darpa”, ha osservato, riferendosi all’agenzia Usa per i progetti di ricerca avanzata sulla difesa.
Un annuncio che segue l’impegno manifestato un mese fa dal ministro della difesa russo Anatoli Serdiukov a preparare entro fine anno, completandolo entro il 2020, un piano per la creazione di armi ”basate su nuovi principi fisici”, incluse quelle ”genetiche, psico-fisiche, geofisiche, a onde e a raggi” di cui aveva parlato Putin nel suo articolo elettorale il 20 febbraio, definendole ”più accettabili sul piano politico e militare” di quelle nucleari.
Critici e scettici molti analisti, che richiamano i divieti della legge internazionale contro le armi genetiche e biologiche, e dubitano della capacità scientifiche russe di mettere a punto armi che sfidano anche le leggi della fisica. Forse, osservano alcuni, potrebbe essere solo un bluff.