MOSCA – Dopo la scoperta di un presunto piano dei ribelli ceceni per farlo saltare in aria dopo le elezioni, il premier russo Vladimir Putin ha ricordato oggi di essere nel mirino di attentati dal 1999 ma di non temerli. E ha negato che quello svelato il 27 febbraio sia stata una mossa pre-elettorale.
”Le persone che si trovano nella mia posizione devono convivere con questo”, ha detto il capo del governo durante una sua visita a sorpresa ad Astrakan, dopo il crollo ieri di un palazzo di nove piani che ha causato almeno otto morti.
”Io ci convivo ininterrottamente dal 1999”, ha aggiunto, ammonendo che gli attentati ”non devono comportare alcuna conseguenza, non sono mai stati ne’ saranno mai degli ostacoli”. Putin ha quindi assicurato di non vedere la necessita’ di un rafforzamento della scorta.
