Se l’Unione Europa decidesse di bloccare i visti turistici dei cittadini russi, Mosca reagirà. Ad affermarlo è il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Interfax: “Osserveremo la situazione molto attentamente. Questa è una decisione molto seria che può colpire direttamente i nostri cittadini. E, naturalmente, tali decisioni non possono essere lasciate senza risposta”. Peskov ha proseguito: Risponderemo nel modo che corrisponderà al meglio ai nostri interessi e alla protezione degli interessi dei nostri cittadini”.
Germania e Francia sono contrarie
Germania e Francia hanno diffuso una nota alla vigilia dell’informale Esteri di Praga chiamato, tra le altre cose, a discutere proprio di un possibile stop ai visti turistici per i russi. I due paesi si dicono contrari alla misura poiché “controproducente”.
“Pur limitando i contatti con i rappresentanti e le autorità del regime alle aree di interesse vitale per l’Ue, dobbiamo lottare strategicamente per i ‘cuori e le menti’ della popolazione russa almeno per i segmenti non ancora completamente estraniati dall’Occidente”, hanno scritto Parigi e Berlino nella nota, pubblicata da Politico.
I due governi hanno dichiarato di voler “mantenere un quadro giuridico che consenta in particolare a studenti, artisti, studiosi, professionisti – indipendentemente dal rischio di essere perseguiti per motivi politici – di recarsi nell’Ue”.
Berlino e Parigi hanno anche messo in guardia “da restrizioni di vasta portata sulla nostra politica dei visti, per evitare di alimentare la narrativa russa e di innescare effetti involontari di raccolta intorno alla bandiera e/o di allontanare le generazioni future”. Le due capitali hanno comunque sottolineato che l’Ue deve “sostenere e ampliare le nostre sanzioni contro le élite politiche, militari ed economiche russe” e hanno definito il sostegno finanziario e militare all’Ucraina “un elemento centrale” della politica di guerra dell’Ue.
Cremlino, forniture gas ostacolate solo dalle sanzioni Ue
La Russia ha parlato anche delle forniture di gas dicendo che rimane un fornitore “affidabile” per l’Europa. Secondo quanto detto da Peskov, i rallentamenti nelle forniture sarebbero dovuti solo da problemi tecnologici causati dalle sanzioni Ue. A Peskov è stato chiesto se ci fossero garanzie che le forniture di gas dal gasdotto Nord Stream riprendessero dopo tre giorni di manutenzione. “Ci sono garanzie che nient’altro che problemi tecnologici causati dalle sanzioni stiano ostacolando le forniture” ha affermato. “La Russia è stata e rimane pronta a onorare tutti i suoi impegni” ha aggiunto il portavoce del presidente russo Putin.