SAN FRANCISCO – La città di San Francisco, in California, fa causa a Donald Trump per il taglio dei fondi alle cosiddette “città santuario”, ovvero quelle che hanno adottato politiche per proteggere gli immigrati illegali non perseguendoli per la violazione delle norme americane.
San Francisco è la prima città a presentare una causa del genere, aprendo di fatto un nuovo fronte di scontro con Trump sull’immigrazione. La citazione in giudizio arriva a meno di una settimana dall’ordine emesso dal neopresidente Usa che avvisava le città indulgenti con gli immigrati che avrebbero perso i loro finanziamenti federali se non avessero cominciato a cooperare con gli agenti dell’immigrazione.
La città accusa l’amministrazione Trump di violare il decimo emendamento della Costituzione, secondo cui i poteri non delegati al governo federale sono riservati ai rispettivi Stati o al popolo. Il 13% del budget annuale di San Francisco è rappresentato dai fondi federali.
Nella lista delle oltre 400 città che offrono protezione ai clandestini ci sono anche New York, Seattle e Chicago. I rispettivi sindaci hanno ordinato agli agenti di polizia di non chiedere ai cittadini il loro status a livello di immigrazione.