ROMA –ย “Le ridicole ragioni esibite dal cerimoniale per giustificare la copertura di antiche statue romane ai musei capitolini indicano uno stato di soggezione indegno di un paese libero”. Vittorio Sgarbi spara ad alzo zero contro il premier Matteo Renzi e contro chi ha deciso di “velare” le opere d’arte che ritraevano dei nudi in occasione della visita del presidente dell’Iran Rouhani. Il critico, in un commento su Il Tempo dal titolo inequivocabile (“Umiliati in casa nostra”, ndr), continua: “Sarebbe inimmaginabile un comportamento come questo da parte del governo americano. Anche se, all’ apparenza, la manifestazione di superioritร che l’Occidente puรฒ offrire รจ nella cortesia di fare una cosa gradita a un ospite”.
Neppure ai tempi delle visite di Gheddafi, scrive Sgarbi, in Italia si arrivรฒ a tanto.ย Il punto, prosegue, รจ che “non รจ possibile confondere il presidente dell’Iran con il califfo al-Baghdadi, la Persia non รจ l’Isis e Rouhani non รจ Bin Laden”. E ancora: “D’altra parte, nella statuaria antica nudo รจ il maschio – eroe, atleta o guerriero – mentre coperta รจ la femmina, come anche l’islam richiede. Per questo era insensato cercare d’interpretare un senso di pudore inesistente nella sensibilitร di un iraniano colto per un ecceso di zelo non compreso e per noi mortificante. Il paradosso – conclude – รจ che le rovine di Persepoli sono alla luce del sole in Iran e le rovine romane sono nascoste a Roma”.