ROMA, 30 GEN – Contro il terrorismo ''necessitiamo di un supporto internazionale, nell'elaborazione di strategie comuni, nell'intelligence e nella logistica degli interventi militari. La presenza di Al Qaida e degli Al Shaabab in Somalia e' un problema regionale e globale, non somalo''. E' quanto ha affermato, in una conversazione con l'ANSA e Rainews24, il premier somalo Abdiweli Mohamed Ali, in visita in questi giorni a Roma.
Soffermandosi sull'invio di truppe del Kenya nel Sud della Somalia, Ali ha ricordato come Nairobi ''sia stata costretta ad intervenire'' e come dalla fine di ottobre il governo kenyota e quello somalo ''si stiano coordinando'' sulla linea da seguire contro i gruppi di Shaabab. L'aiuto degli altri Paesi, ''come Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia o Unione Africana, e' il benevenuto e puo' contribuire al successo finale'', ha ancora spiegato il premier, ribadendo che, per garantire la sicurezza nella capitale e nel Sud del Paese ''occorre uno sforzo comune perche' il problema somalo e' un problema internazionale. Ma nel lungo periodo, la sicurezza del Paese dovra' essere e sara' una questione che solo i somali dovranno affrontare''.