L’ex portavoce dell’Onu in Sri Lanka che ha abbandonato l’organizzazione internazionale, l’australiano Gordon Weiss, ritiene che nell’ultima fase del conflitto fra l’esercito cingalese e il Movimento di liberazione delle Tigri Tamil (Ltte) lo scorso anno potrebbero essere morti fino a quarantamila civili. In una intervista alla tv australiana ABC News, di cui riferisce oggi il quotidiano Daily Mirror di Colombo, Weiss ha accusato il governo di aver sostenuto cose che “o erano intenzionalmente fuorvianti, o bugie”, e la guerriglia dell’Ltte di avere anche ucciso i civili per impedire loro di fuggire.
Secondo Weiss fra 10.000 e 40.000 civili sono morti durante le ultime disperate battaglie di una delle più lunghe e sanguinose guerre civili del mondo. “Circa 300.000 civili, oltre ai guerriglieri Tamil, sono rimasti intrappolati in un’area grande come la metà di Central Park a new York – ha ancora detto Weiss – posti nel raggio di tutte le arme usate nel conflitto, di grande e piccolo calibro, per eliminare le Tigri Tamil, con il risultato della perdita di molte migliaia di vite di civili”.
L’ex portavoce dell’Onu ha infine detto di avere ottenuto queste informazioni da fonti credibili, presenti nella zona dello scontro, e non da civili o guerriglieri Tamil.
