GINEVRA – Entra oggi in vigore in Svizzera la Lex Duvalier, varata per facilitare la restituzione dei fondi acquisiti illecitamente da ex dittatori e finiti nelle banche elvetiche. Ed è conformemente alla nuova legge, informalmente battezzata con il nome dell’ex dittatore di Haiti, che da oggi, i fondi Duvalier ”sono stati bloccati” in Svizzera.
I fondi, già bloccati da anni su altre basi, sono pari a circa 5 milioni di dollari. La Confederazione potrà ora intentare un’azione di confisca dei valori patrimoniali, spiega il ministero degli esteri elvetico, e i fondi confiscati potranno ”essere restituiti ad Haiti al fine di migliorare le condizioni di vita della sua popolazione”.
La legge, approvata l’anno scorso, definisce ”le modalità del blocco, della confisca e della restituzione” dei valori patrimoniali di provenienza illecita di ”persone politicamente esposte o della loro cerchia nel caso in cui una domanda d’assistenza giudiziaria internazionale in materia penale non possa avere esito a causa della situazione di dissesto dello Stato richiedente”. E’ nata infatti sulla scia delle difficoltà incontrate dalle autorità elvetiche nella restituzione di fondi bloccati in Svizzera, dopo l’esito negativo delle procedure penali nazionali, come nei casi di Mobutu (Zaire) e Duvalier.
La nuova legge è una soluzione sussidiaria rispetto a quella sull’assistenza internazionale in materia penale e rende possibile la confisca degli averi di provenienza manifestamente illecita anche in assenza di una condanna della persona politica in questione, spiega Berna. Attualmente la nuova legge non si applica ai beni depositati in Svizzera dall’ex dittatore tunisino Ben Ali. Per tali averi, il governo elvetico ha deciso il blocco il 19 gennaio scorso e il 27 gennaio le autorità tunisine hanno presentato una domanda di assistenza giudiziaria.
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