
Trump: contro il "muslim ban" Apple, FB, Google e altri 90 big ricorrono in tribunale
ROMA – Trump: contro il “muslim ban” Apple, FB, Google e altri 90 big ricorrono in tribunale. Contro l’ordine esecutivo del presidente Usa Donald Trump sull’immigrazione, 97 aziende tecnologiche tra cui Apple, Facebook, Google, Microsoft, Twitter e Uber si sono rivolte a una Corte d’appello statunitense con un documento a sostegno dell’azione legale avviata dallo Stato di Washington.
Nelle 53 pagine depositate domenica sera, le compagnie descrivono le conseguenze negative del decreto di Trump. Il cosiddetto ‘muslim ban’ “infligge un danno significativo agli affari americani, all’innovazione e alla crescita che ne consegue”, si legge nel documento in cui si evidenzia come gli immigrati siano “tra i più prominenti imprenditori, politici, artisti e filantropi”.
“L’esperienza e l’energia delle persone che sono venute nel nostro Paese in cerca di una vita migliore per se stessi e per i propri figli – per perseguire il ‘Sogno Americano’ – sono intrecciate nel tessuto sociale, politico ed economico della nostra nazione”, scrivono le compagnie hi-tech.
“Gli immigrati e i loro figli hanno fondato oltre 200 delle aziende nella classifica Fortune 500, tra cui Apple, Kraft, Ford, General Electric, AT&T, Google, McDonald’s, Boeing e Disney”.
Soltanto Amazon, e il suo fondatore Jeffrey P. Bezos, che è anche proprietario del Washington Post, non è tra i firmatari del ricorso legale. Nella Silicon Valley circa il 37 per cento degli addetti nelle aziende sono stranieri. Il decreto presidenziale, già bloccato da un giudice federale dello stato di Washington diventato bersaglio degli strali del presidente, stabilisce che i cittadini delle sette nazioni nel mirino non potranno entrare negli Stati Uniti per 90 giorni, in attesa che il nuovo governo decida quali informazioni sulla persona sia necessario raccogliere prima di consentirne l’ingresso negli Usa. (La Repubblica.it)