NICOSIA, 19 LUG – Come un fulmine a ciel sereno scagliato contro le Nazioni Unite e la dirigenza greco-cipriota, il premier turco Tayyip Erdogan ha annunciato oggi che il suo Paese non e' piu' disposto a fare le concessioni che aveva concordato allo scopo di contribuire alla soluzione della cosiddetta ''questione cipriota'' (la riunificazione dell'isola) in linea con quanto previsto da un piano dell'Onu del 2004.
L'annuncio a sorpresa – riferito da tutti i media turco-ciprioti – e' venuto a poche ore dall'arrivo di Erdogan sull'isola per prendere parte (nella parte Nord di Nicosia sotto occupazione militare turca dal 1974) alle celebrazioni del 20 luglio, ''Giornata della pace e della democrazia'' per i turco-ciprioti e anniversario dell'invasione turca della parte Nord dell'isola per i greco-ciprioti.
Parlando con giornalisti, Erdogan ha aggiunto che Ankara non accettera' nulla di meno del riconoscimento di una soluzione bi-statale per l'isola, in pratica volendo dire che se dovessero fallire i colloqui diretti tra i leader delle due comunita' di Cipro per la riunificazione in corso dal settembre 2008 sotto l'egida dell'Onu, la Turchia cerchera' di ottenere il riconoscimento della Repubblica Turca di Cipro del Nord (Rtcn), proclamata nel 1983 nella parte settentrionale di Cipro, ma sinora riconosciuta solo dal governo di Ankara.
In mattinata, sempre Erdogan, sulla scia di quanto gia' detto giovedi' scorso dal suo ministro degli Esteri Ahmet Davutoglu, aveva affermato che la Turchia – come candidata all'adesione all'Ue – non accettera' la presidenza di turno della Repubblica di Cipro (che non riconosce) prevista nella seconda meta' del 2012, prima di una soluzione della questione cipriota e che per questo motivo Ankara e' pronta a congelare le relazioni con l'Ue.
''Noi non accetteremo la presidenza europea di Cipro Sud, che noi non riconosciamo. L'Unione Europea dovrebbe considerarne le conseguenze'', ha detto Erdogan.
