WASHINGTON, STATI UNITI – Il presidente Barack Obama nomina lunedi a capo del Pentagono l’ex senatore repubblicano del Nebraska, il sessantaseienne Chuck Hagel, un personaggio controverso che potrebbe avere qualche difficoltà ad essere approvato dal Senato. Con questa nomina Obama intende lanciare un messaggio politico bipartisan alla vigilia del difficile scontro parlamentare sul debito. Tuttavia, rischia di creare notevoli malumori all’ interno dell’ala piu’ progressista del partito democratico.
Ma anche tanti ex colleghi repubblicani di Hagel annunciano battaglia: il numero due del partito al Senato, John Cornyn, il ‘whip’ del gruppo, cioe’ quello che con la metaforica ‘frusta’ spinge i suoi colleghi al voto, ha gia’ annunciato il suo no. Tanti altri, sempre dentro il Grand Old Party, non hanno dimenticato quando Hagel disse, era il 2006, che la ‘lobby ebraica’ aveva intimidito molti eletti al Congresso. E all’epoca le piu’ grandi associazioni ebraiche lo accusarono di essere un nemico di Israele.
Ma Obama, rimasto scottato dalla battaglia persa sulla nomina di Susan Rice agli Esteri, stavolta intende tirare dritto. Archiviata la questione Pentagono, nei prossimi giorni il presidente e’ chiamato ad altre nomine importanti, a partire dalla poltrona del Tesoro, lasciata vacante da Tim Geithner e da quella di capo della Cia, vuota dopo le imbarazzanti dimissioni del generale David Petraeus, coinvolto in un eclatante scandalo sessuale.
Segue un breve aggiornamento delle ultime voci sulla ‘short list’ obamiana. Per il posto di segretario dell’economia da tempo si fa il nome di Jacob Lew, attuale capo dello staff del presidente, al momento in pole position secondo tanti osservatori, a partire dal New York Times. L’unica sua pecca e’ non essere un uomo di Wall Street, a differenza del suo competitor piu’ quotato, il capo di JP Morgan, Jamie Dimon.
Forte dell’appoggio del miliardario Warren Buffett, Dimon e’ uno degli uomini di punta di Obama nella business community e potrebbe essere molto utile per condurre con successo la difficile trattativa con i repubblicani sul debito. Dietro di loro, si fa il nome anche di Erskine Bowles, l’ex capo dello staff di Bill Clinton e co-presidente della National Commission on Fiscal Responsability and Reform della Casa Bianca.
Quanto al prossimo capo della Cia, si fa il nome dell’ attuale gerente, Michael Morell, in prima linea nelle operazioni piu’ importanti portate avanti dall’agenzia, a partire dall’uccisione di Osama Bin Laden. In lizza anche John Brennan, un fedelissimo di Obama, in questi anni suo advisor capo per l’antiterrorismo, anche lui con una gloriosa storia di ex agente della Cia. Infine, si fa anche il nome di Tom Donilon, il consigliere di Obama per la Sicurezza Nazionale.
