
ROMA – Barack Obama ha ordinato lo scorso ottobre ai dirigenti di Cia e Nsa di redigereĀ una lista di possibili bersagli di cyber attacchi all’estero. Il Guardian lo annuncia dopo essere entrato in possesso di una direttiva segreta del presidente degli Stati Uniti.
Si tratta di un documento di 18 pagine in cui Ā vengono definite le Ā ‘Offensive Cyber Effects Operations‘, cioĆØ operazioni che “sono in grado di offrire capacitĆ non convenzionali e uniche di far avanzare gli obiettivi nazionali Usa nel mondo”.
La pubblicazione del documento giunge a poche ore dall‘incontro tra Obama e il presidente cinese Xi Jinping in California durante il quale il tema dei cyber attacchi ĆØ stato centrale.
Il documento sostiene che il governo ”identificherĆ possibili obiettivi di importanza nazionale in cui le cyberoperazioni offensive possano offrire un buon equilibrio tra rischi e benefici rispetto ad altri strumenti del potere nazionale”. I potenziali effetti dannosi di azioni condotte ”con poco o senza preavviso agli avversari” vanno ”da lievi a gravi”, afferma il documento.
La direttiva, inoltre, contempla la possibilitĆ di compiere questi attacchi anche negli Stati Uniti, pur specificando che queste non possono essere condotte senza l’ordine del presidente, tranne che nei casi di emergenza. Lo scopo del documento, ha detto un alto funzionario dell’amministrazione al Guardian, era ”di creare strumenti per consentire al governo di prendere decisioni” sulle operazioni cyber.
Nel gennaio del 2013 l’amministrazione pubblicò alcuni punti di discussione declassificati del documento dove però non si menzionava il rafforzamento delle capacitĆ offensiva degli Usa e la messa a punto della lista di possibili obiettivi.
