WASHINGTON, STATI UNITI – Il Pentagono suona l’allarme. Gli effetti dei tagli automatici alla spesa pubblica sull’ efficienza della macchina militare Usa si sentiranno progressivamente, metteranno a rischio l’efficienza delle Forze Armate e anche ”la nostra capacita’ di condurre efficacemente tutte le nostre missioni”, come ha detto il neo-segretario alla Difesa Chuck Hagel.
Degli 85 miliardi di dollari di tagli entrati in vigore da venerdi’ e da realizzare entro il prossimo settembre, 46 riguardano il Dipartimento della Difesa. Ovvero l’8 per cento dei 614 miliardi di dollari del suo bilancio previsto. Il Pentagono ha gia’ iniziato ad organizzarsi. Non senza pero’ ammonire che ”la capacita’ di reazione” alle crisi internazionali sara’ pero’ ridotta. In particolare perche’ a causa delle limitazioni di budget, la Air Force dovra’ ad esempio ridurre l’addestramento dei piloti, e la cosa rappresenta un problema in particolare per quelli da combattimento, che hanno bisogno di avere al loro attivo un certo numero di ore di volo per poter avere l’autorizzazione a compiere missioni di guerra.
Si parla di tagli di circa 200 mila ore di volo. E questo significa che gia’ da maggio due terzi dei piloti scenderebbero ”sotto il livello accettabile di prontezza”, ha affermato il generale Mark Welsh, capo di stato maggiore dell’Air Force. L’addestramento sara’ ridotto anche per le forze di terra, fino all’80 per cento degli effettivi, e questo potrebbe tra l’altro portare alla necessita’ di dilatare i tempi di avvicendamento delle truppe in Afghanistan,
come ha ammonito il generale Ray Odierno, capo di stato maggiore dell’esercito.
C’e’ poi il problema della manutenzione delle navi. La Marina prevede di annullarla nei prossimi mesi per almeno un trentina delle sue oltre 285 unita’. In tal modo, ha sottolineato il vice segretario alla Difesa Ash Carter, si creera’ in futuro un intasamento nei cantieri navali, poiche’ gli interventi di routine sono normalmente con anni di anticipo, senza contare un prevedibile aumento dei costi a lungo termine.
La Marina ha peraltro gia’ posticipato di mesi l’invio della portaerei Harry Truman nel Golfo, dove ora ne incrocia una sola, invece delle consuete due, nonostante le crescenti tensioni con l’Iran. Hagel pero’, benche’ preoccupato, vuole anche rassicurare: Gli Stati uniti, ha detto, ”hanno la migliore forza da combattimento, la piu’ capace e potente al mondo” e coloro che la gestiscono ”non lasceranno che questa capacita’ venga erosa”.
