WASHINGTON, STATI UNITI – Svariati anni fa Hollywood sfornò un film horror di successo con due stelle veterane del grande schermo, Bette Davis e Joan Crawford, intitolato ”Che Fine Ha Fatto Baby Jane”? Il film, o meglio, il titolo, torna alla mente quando nel pieno della campagna elettorale per la Casa Bianca vien fatto di chiedersi: Che fine ha fatto George W. Bush?
A sei mesi dal voto presidenziale, il padre George Herbert, il fratello Jeb, e perfino la madre Barbara sono impegnati ad appoggiare la campagna elettorale del candidato repubblicano Mitt Romney. Per non parlare di Bill Clinton, ancora molto popolare, che di fatto non ha mai mollato la politica attiva, e che da mesi gira il Paese in lungo e in largo a fianco del presidente Barack Obama.
Ma non George W. Il leader che piu’ di ogni altro ha segnato, nel bene e nel male, un decennio, il simbolo della destra neo-con resta in disparte, diventando il grande assente di questa stagione pre-elettorale. E dire che nei momenti di massimo splendore, George W. ha avuto percentuali di consenso vicini al 90%. E dopo l’11 settembre e’ stato chiamato a scelte che hanno condizionato la storia mondiale.
Ma ora sembra che la politica non lo interessi piu’. Ad appassionarlo sono le corse in bici assieme ai suoi amati veterani di guerra. La Cnn di recente ha cercato di saperne di piu’ su come vive oggi l’ex presidente degli Stati Uniti. E ha scoperto che l’uomo piu’ potente della terra per tantissimi anni, ormai vive da pensionato, isolato, abbandonato da chi un tempo lo venerava.
Il suo unico suo legame con l’attualita’ e’ fare beneficienza a favore dei feriti di guerra. Americani che sono rimasti gravemente mutilati, dopo aver combattuto i conflitti che lui stesso ha scatenato. Cosi’, ama partecipare a corse in mountain bike come la W100, in cui W sta per ‘Wounded Warriors’, guerrieri feriti, e la corsa di 100Â km che ogni anni si svolge attorno ai canyon del suo amato Texas. I suoi collaboratori assicurano che nei prossimi tempi esprimera’ le sue intenzioni di voto a favore del candidato repubblicano. Ma George W. non ha fretta, anche se i tempi stringono.
I collaboratori aggiungono che questa investitura sara’ assolutamente sobria, magari verra’ con un semplice comunicato, senza tante fanfare. Insomma, George W. ormai non ha piu’ da vendere libri, o da fare conferenze. Non ha piu’ consigli da dare a nessuno. Anche perche’ nel partito repubblicano del 2012 non c’e’ nessuno che bussa alla sua porta per riceverne. Inoltre, sussura chi lo fequenta, George W., texano fino al midollo, considera Romney un ”pushover”, un debole.Â
Quando ha lasciato la Casa Bianca, al termine dei suoi due mandati, il suo tasso di popolarita’ era del 20%, uno dei piu’ bassi della storia americana. Cosi’ ormai da anni e’ scattata la grande rimozione. ”Gli strateghi repubblicani – spiega Mark Siegel, un consulente democratico – non vogliono assolutamente ricordare agli elettori americani i disastri della sua presidenza.
Tutti sanno che gli otto anni della sua amministrazione hanno lasciato in eredità due guerre, che continuano ancora, e il collasso dell’economia. E la sua figura resta molto controversa, anche tra gli eletori piu’ conservatori”.
Un altro democratico, Chris Lehane, spiega cosi’ l’ostracismo di cui George W. e’ vittima: ”Il messaggio di Barack Obama e’ quello di andare avanti, malgrado tutto. E non credo che nessuno, nello staff di Mitt Romney, si sognerebbe mai di avvicinarsi a George W., uno dei simboli piu’ potenti di un passato che nessuno ricorda con piacere”.
