WASHINGTON, STATI UNITI – L’ex-speaker della Camera Newt Gingrich è il candidato frontrunner tra i repubblicani che corrono per la Casa Bianca, e sorpassa il rivale Mitt Romney di 10 punti nei sondaggi sulla popolarità: il 28 contro il 18 per cento.
Ma secondo l’ultimo sondaggio Reuters/Ipsos se le elezioni presidenziali, previste a novembre dell’anno prossimo, si svolgessero oggi il presidente Barack Obama sconfiggerebbe Gingrich più facilmente di Romney. Obama batterebbe Gingrich col 51 per cento dei voti contro il 38 per cento, mentre batterebbe Romney col margine più ridotto del 48 contro il 40 per cento.
Con le primarie iniziali previste nello Iowa tra tre settimane, il sondaggio induce gli osservatori a chiedersi se Gingrich – che è salito in cima alla pattuglia dei candidati repubblicani da poche settimane – sarebbe effettivamente in grado di sconfiggere Obama. Gli analisti sottolineano i rischi che correrebbero i repubblicani se scegliessero Gingrich, la cui abilità nei dibattiti televisivi gli ha procurato il consenso dei conservatori alla ricerca di un’alternativa a Romney, da loro considerato troppo moderato.
Ma il problema per l’ex-speaker della Camera è che le sue dichiarazioni aggressive e provocatorie – come quella secondo cui ”i palestinesi sono un popolo inventato” – potrebbero alienargli il consenso degli indipendenti (i non iscritti a nessuno dei due maggiori partiti), i cui voti sono cruciali.
Il sondaggio ha anche accertato che sebbene goda di maggiore popolarità rispetto ai repubblicani, l’approvazione generale nei confronti Obama è sempre ferma al 47 per cento, come era all’inizio dell’anno, e che gli americani sono generalmente pessimisti. Solo il 27 per cento ritiene che il Paese sta andando nella giusta direzione, mentre per il 69 per cento è sul binario sbagliato.