
NEW YORK, STATI UNITI – Dopo quelli di Oakland, anche gli indignati di New York (Occupy Wall Street) si avvalgono del sostegno dei reduci di guerra. Sono in particolare veterani della guerra in Iraq, che puntano il dito contro i guadagni milionari realizzati dai contractor durante la guerra sfruttando la protezione delle truppe in prima fila contro armi e bombe nemiche.
Un folto gruppo di reduci ha marciato in divisa dal Vietnam Veterans Plaza fino al Financial District, la zona di Wall Street, protestando per l’eccessivo tasso di disoccupazione che colpisce i soldati una volta rientrati in patria.
“Per troppo tempo – hanno gridato – le nostre voci sono state azzittite, soppresse e ignorate per favorire quelle di Wall Street, delle banche, delle corporazioni e dei broker miliardari. Per dieci anni abbiamo combattuto e contribuito ad arricchire l’1% della popolazione, quella che possiede la maggior ricchezza della nazione. Adesso basta”.
Il tasso di disoccupazione tra i veterani ha superato la media nazionale, già altissimo al 9,1 per cento, ed e’ destinato a salire. Cresciuto anche il numero di soldati traumatizzati o feriti che avrebbero bisogno di lunghe cure una volta tornati in patria.
Il movimento Occupy Wall Street ha suscitato l’interesse dei reduci di guerra dopo gli incidenti di Oakland in cui un giovane marine è stato ferito gravemente dal brutale intervento della polizia in assetto anti-sommossa. .
