NEW YORK, STATI UNITI – New York potrebbe essere il prossimo stato a legalizzare i matrimoni tra gay se una campagna capeggiata dal governatore democratico Andrew Cuomo riuscirà ad ottenere quello che in precedenza non è mai successo.
Dopo settimane di riunioni a porte chiuse ad Albany, capitale dello stato, il governatore e i suoi collaboratori hanno riunito influenti strateghi politici e gruppi, non sempre concordi, di sostenitori dei diritti dei gay in una coalizione, chiamata Newyorchesi Uniti per il Matrimonio, il cui obiettivo è di far approvare la legge sui matrimoni misti dal parlamento statale entro quest’anno.
In quel senso Cuomo si è ripetutamente impegnato l’anno scorso durante la campagna elettorale per il governatorato dello stato. Dopo l’elezione, nel suo primo discorso sullo stato dello stato, Cuomo ha dichiarato: ”Noi crediamo nella giustizia per tutti, quindi passiamo questa legge e promulghiamola una volta per tutte”.
Funzionari di Albany vicini a Cuomo non hanno voluto rivelare al New York Times i dettagli dei loro sforzi per coordinare gli aspetti mediatici e politici della campagna. Ha dichiarato il portavoce del governatore Richard Bamberger: ”Per l’amministrazione questa è una questione molto importante, e il governatore è profondamente impegnato a lavorare con i newyorchesi affinchè i matrimoni misti diventino legge”.
Nel 2008, quando Cuomo era procuratore generale, l’allora governatore David Paterson ordinò alle agenzie statali di riconoscere i matrimoni tra gay, ma a condizione che fossero stati celebrati fuori dallo stato. L’anno successivo al parlamento statale fu presentato un disegno di legge a favore dei matrimoni misti, ma dopo essere stato approvato dalla camera dei deputati a maggioranza democratica, fu sconfitto dalla maggioranza senatoriale repubblicana.
Da allora Cuomo ha fatto dell’eguaglianza matrimoniale ”quasi una missione”, ha dichiarato Richard Socarides, un ex-avvocato che ora guida l’associazione per la difesa dei gay Equality Matters, a Washington.
Cinque stati, inclusi i vicini Massachusetts, Connecticut e Vermont e il District of Columbia (dove ha sede Washington), consentono i matrimoni gay. Più complicata la situazione in California, che li consentì brevemente fino a quando gli elettori approvarono la Proposition 8, secondo cui nello stato sono validi solo i matrimoni tra uomini e donne. Lo scorso agosto un giudice federale annullò la Proposition 8, ma contro la sua delibera è stato presentato appello e la questione finirà probabilmente per essere risolta dalla Corte Suprema.