Il presidente Barack Obama ha deciso di adottare una nuova strategia nucleare che limiterà le situazioni in cui gli Stati Uniti potranno usare il loro arsenale atomico. Obama, anticipando in una intervista al New York Times la nuova strategia, ha aggiunto che le nuove limitazioni non saranno applicate comunque a paesi come l’Iran e la Corea del Nord, che hanno violato o hanno rinunciato al Trattato per la non proliferazione nucleare (Npt).
In base alla nuova strategia, che sarà ufficializzata in un documento, per la prima volta gli Stati Uniti si impegneranno a non usare le armi nucleari contro gli stati che rispettano l’npt o i loro impegni di non proliferazione. «Intendo comunque mantenere tutti gli strumenti necessari per garantire che il popolo americano sia al sicuro» ha detto Obama al New York Times. Un’altra eccezione a queste limitazioni scatterà se lo sviluppo in un paese di armi biologiche o chimiche possa creare il rischio di un attacco devastante contro gli Stati Uniti.
Il documento sulla nuova strategia nucleare, richiesto dal Congresso ad ogni nuova amministrazione Usa, è frutto di oltre 150 riunioni dei collaboratori di Obama, compresi 30 incontri del Consiglio per la Sicurezza nazionale.
Il documento sulla nuova strategia nucleare Usa precederà la firma a Praga del nuovo accordo Start tra Washington e Mosca attesa per l’8 aprile. La Russia però fa sapere che potrebbe uscire dal trattato Start se si sentirà minacciata dallo scudo antimissile americano.
A dirlo è stato il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov che ha spiegato che Mosca si riserva il diritto di uscire in qualunque momento dal nuovo trattato sul disarmo nucleare se lo scudo antimissile americano minaccerà il suo potenziale nucleare. Nonostante questo Lavrov, ha voluto sottolineare che il nuovo Start testimonia di “un nuovo livello di fiducia” nelle relazioni tra i due ex nemici dell’epoca della Guerra fredda.
Infine, la settimana prossima si svolgerà a Washington un summit sulla non proliferazione e che vedrà la partecipazione di quasi 50 paesi: Obama ha detto di aspettarsi molto da questo incontro.