WASHINGTON, STATI UNITI – Per la prima volta Hillary Clinton non chiude la porta a un suo futuro politico e ad una sua possibile discesa in campo nella corsa per la Casa Bianca del 2016.
Il segretario di Stato americano è comparsa insieme al presidente Barack Obama in un’intervista a ’60 Minutes’ della CBS, in quello che a molti è sembrato un esplicito appoggio del presidente alla futura candidata.
I due evitano di rispondere alle domande al riguardo. ”L’inaugurazione e’ stata quattro giorni fa e gia’ pensate al 2016. Voi della stampa siete incorreggibili”, afferma sorridendo Obama. ”Sono ancora segretario di Stato e sono fuori dalla politica. Mi e’ vietato addirittura sentire queste domande”, gli ha eco Hillary, sottolineando che ”sia io che il presidente teniamo molto a quello che succedera’ al nostro Paese in futuro. E non penso che ne’ io ne’ il presidente possiamo fare previsioni su quello che accadra’ domani o il prossimo anno”.
Nell’intervista congiunta ”non ci sono fondi di caffe’ da leggere. Al massimo c’e’ un po’ d’acqua”, aggiunge il segretario di Stato. Hillary rassicura anche sulla sua salute, considerata durante il ricovero di fine anno uno dei motivi che avrebbero potuto allontanare una sua possibile candidatura: ”Sto bene, ho ancora qualche strascico, come gli occhiali, ma sto bene. Sono stata fortunata”. Obama e Hillary, che indossa una sgargiante giacca fucsia, si scambiano complimenti: ”Siamo grandi amici” dice il presidente; ”Ci capiamo al volo, molte volte anche senza parlare”, afferma Hillary.
Un rapporto il loro che si e’ evoluto dai duri scontri durante le primarie del 2008. ”Ero un ammiratore di Hillary anche prima delle primarie e delle elezioni. Ha uno straordinario talento ed era gia’ una figura internazionale per fare l’ambasciatrice” degli Stati Uniti quando e’ stata scelta come segretario di Stato, spiega Obama. ”Se avessi vinto io le elezioni avrei chiesto al presidente di far parte della mia squadra. E visto che io lo avrei voluto, non ero nella posizione di rifiutare la sua offerta di nomina”, spiega la Clinton.
Obama e la Clinton sono d’accordo anche nell’identificare quelli che sono stati i maggiori successi in politica estera del primo mandato Obama. ”Chiudere una guerra, iniziare a chiuderne un’altra onorando i sacrifici dei nostri soldati, mantenere la pressione su Al Qaeda. Tutto questo e’ stato possibile grazie al duro lavoro di Hillary”, afferma Obama, respingendo le critiche che gli vengono mosse dai repubblicani sul fatto di aver causato l’abdicazione degli Stati Uniti dal palcoscenico mondiale: ”Gheddafi probabilmente non sarebbe d’accordo con questa affermazione. O meglio, non sarebbe d’accordo se fosse ancora in circolazione”, dice il presidente.
