
KABUL, AFGHANISTAN – L’ambasciatore americano in Afghanistan, Ryan Crocker, ha sollevato la possibilità che truppe combattenti statunitensi potrebbero restare nel Paese oltre il limite del loro ritiro nel 2014 fissato dalla Casa Bianca, a quanto riferisce il New York Times.
In una conferenza stampa con un numero limitato di giornalisti, Crocker ha precisato che se il governo afghano volesse prolungare la permanenza delle truppe, il ritiro verrebbe rallentato. ”Naturalmente dovrebbero chiedercelo, e noi non faremmo obiezioni perchè sarebbe una richiesta sensata”. Crocker ha d’altra parte precisato che nessuna decisione in merito è stata ancora presa.
”Il presidente Barack Obama non ha mai escluso la possibilità che rimanga un certo numero di soldati, pur affermando che entro il 2014 il mantenimento della sicurezza sarà sotto controllo afghano”, ha detto la portavoce dell’ambasciata Eileen O’Connor. Che ha aggiunto: ”Il presidente ha sempre prospettato una riduzione responsabile della nostra presenza, quindi la possibilità della permanenza di truppe dopo il 2014 non è un cambio di politica”.
Ma le dichiarazioni di Crocker, scrive il New York Times, sono un esplicito riconoscimento che le truppe restanti dopo il 2014 includeranno unità combattenti, e non solo consiglieri e addestratori come era stato precedentemente detto.
La conferenza di Crocker giunge mentre l’amministrazione Obama sta negoziando con il governo afghano quale sarà la situazione dopo il 2014. In una riunione svoltasi a Bonn nei giorni scorsi il presidente afghano ed alti funzionari di Kabul hanno richiesto agli americani sostegno politico e militare per altri dieci anni.
Riferendosi al summit Nato di Lisbona dello scorso anno in cui i leader occidentali si accordarono per trasferire la responsabilità della sicurezza alle forze afghane entro il 2014, Crocker ha detto: ”Non c’è nulla nella dichiarazione di Lisbona riguardo al 2014 che precluda una presenza militare internazionale oltre il 2014. Questo dovrà essere deciso dalle numerose parti coinvolte, e non soltanto da noi”. A sottolineare l’incertezza che prevale sull’intera questione, alla domanda se intendesse dire che che gli Stati Uniti non ritireranno tutte le truppe entro il 2014, l’ambasciatore ha risposto: ”Io non so quel che faremo nel 2014”.
