
Venti detenute palestinesi saranno liberate in cambio di un video che testimonia che Gilad Shalit è ancora in vita. Il soldato israeliano è nelle mani dei guerriglieri di Hamas dal 2006.
Spiragli di tregua in Medio Oriente dopo che è trapelata la notizia della disponibilità israeliana a trattare, notizia poi confermata proprio dal primo ministro Netanyahu. In cambio, l’ufficio del premier, pretendeva dall’esercito palestinese «un segno di vita» riguardo Shalit. Gli sviluppi sono la conseguenza della mediazione fra Israele e Hamas condotta dall’Egitto e da un emissario dei servizi segreti della Germania.
Hamas ha detto che il successo della mediazione tedesca dimostra che la Germania ha la possibilità di concludere anche un accordo per uno scambio di Shalit con palestinesi detenuti in Israele. Malgrado questo primo accordo le fonti israeliane hanno avvertito che il negoziato per arrivare alla liberazione di Shalit, in cambio di molte centinaia di detenuti palestinesi, sarà «lungo e difficile».
Stamattina, intanto, è giunta notizia della prima liberazione da parte di Israele: è stata infatti rilasciata Bara Malki, una palestinese di 15 anni. La giovane, che ha già raggiunto la sua famiglia nel campo profughi di Jalazun, vicino a Ramallah, era stata imprigionata undici mesi fa con l’ accusa di aver cercato di uccidere un ufficiale di polizia israeliano.
