Fame nel mondo, emergenza idrica, aiuti al Terzo Mondo? Macchรฉ, i delegati impegnati in questi giorni al vertice Fao hanno anche altro a cui pensare, qualcosa per cui valga la pena una bella “missione” romana: l’acquisto dei prodotti “made in Italy”.
Altro che crisi del commercio italico, gli esponenti politici impegnati in questa frenetica “tre giorni” dedicata all’ipotetica soluzione dei problemi dei piรน “poveri”, sanno bene come rimpinguare le casse dei negozi della capitale.
Dopo gli sforzi profusi negli incontri mattutini, i “signori della fame” hanno trovato un ottimo rimedio per ricaricare le pile: lo shopping pomeridiano per le strade del centro di Roma.
Allora il premier turco Erdogan va a “svaligiare” il Disney Store per soddisfare i desideri dei suoi pargoli, mentre Gheddafi arricchisce il proprio guardaroba con capi di abbigliamento pregiati; la moglie del presidente tunisino รจ stata “sorpresa” ad acquistare gioielli da Bulgari, invece la delegazione del Kuwait preferisce Furla e quella della Guinea Bissau รจ stata avvistata nei paraggi della boutique di Valentino.
Infine non poteva mancare l’omaggio a un altro dei capisaldi del “made in Italy”: la gastronomia. Il presidente albanese Topi ha infatti organizzato una mega tavolata in un noto ristorante del centro: tra carciofi alla giudia e piatti di cacio e pepe, il leader del “Paese delle aquile” ha voluto festeggiare anticipatamente il possibile ingresso dell’Albania nell’Unione Europea. Almeno in questi giorni, la fame puรฒ aspettare.
