«Avrei auspicato che tutti i Paesi fossero rappresentati dai loro leader», ha detto il direttore generale della Fao, Diouf. Parlando nella conferenza stampa conclusiva del summit mondiale sulla sicurezza alimentare, Diouf ha sottolineato la gravità della loro assenza: «Se non sono qui a discutere si riduce la soluzione al solo livello tecnico. Ma sradicare la fame si può – ha concluso Diouf – ma facciamolo rapidamente: i poveri e gli affamati non possono aspettare».
Tracciando il bilancio di questi tre giorni di lavoro a Roma, il direttore generale della Fao ha detto che «sono stati una tappa importante nella realizzazione di un obiettivo comune: un mondo libero dalla fame. Questo conferma che gli sforzi messi in campo per preparare questo vertice non sono stati vani».
Diouf ha poi sottolineato anche alcuni elementi importanti su cui concentrarsi: «Il fermo impegno a raddoppiare gli sforzi per raggiungere gli Obiettivi del Millennio; l’impegno a rinforzare il coordinamento internazionale e la governance della sicurezza alimentare, mettendo in atto una profonda riforma del Comitato per la Sicurezza alimentare (Csa) e la decisione di promuovere nuovi investimenti per aumentare la produzione e la produttività agricola soprattutto nei Paesi in via di sviluppo».
