Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha offerto alla Russia di fermare l’installazione nell’Europa dell’Est di un nuovo sistema antimissile se Mosca collaborerà a fermare la costruzione da parte dell’Iran di armi atomiche.
La risposta russa è arrivata, per bocca di Medvedev: abile e ambigua, non chiude la porta ma rilancia: non uno scambio, ma la ridefinizione di un “sistema globale”.
Lo ha scritto il New York Times citando non meglio precisate fonti interne all’amministrazione americana. La notizia ha poi trovato conferma da altri esponenti dell’amministrazione Usa.
La proposta di Obama non rappresenta solo una evoluzione rispetto alla politica di Bush, ma anche una vittoria per la strategia dello zar russo Vladimir Putin. Ai russi non andava giù che gli americani gli impiantassero le loro basi missilistiche proprio sottocasa. Con la mossa diversiva di aiutare l’Iran, Putin ha messo gli americani sulla difensiva.
Obama ha avanzato la sua proposta in una lettera segreta consegnata a mano al presidente russo Dmitri Medvedev a Mosca il mese scorso da un suo inviato.
Il segretario di stato Hillary Clinton, in visita ufficiale in Israele, non sembra ottimista, e anche piuttosto dubbiosa sulla iniziativa diplomatica di Obama. Il New York Times infatti riferisce anche che la Clinton ha dichiarato di non aspettarsi dall’Iran alcuna concessione sul programma nucleare.
Il segretario di stato, a margine della conferenza dei donatori svoltasi ieri a Sharm El Sheik, ha espresso il suo scetticismo in un colloquio col ministro degli esteri degli Emirati Arabi Uniti, Abdullah bin Zayed al-Nahyan. ”Non ci facciamo illusioni – ha detto – e perciò teniamogli occhi ben aperti”.
LG