Femminista, cristiana fondamentalista, sicuramente viaggiatrice, giornalista ma anche attivista politica e, per alcuni, agente della Cia con contatti e attività a Cuba. Su Anna Ardin, una delle due donne svedesi le cui accuse sono alla base dell’arresto di Julian Assange, ognuno sembra poter dire la sua in queste ore sul web.
La curiosità, però, monta soprattutto dopo le ‘tracce’ emerse in America Latina, all’Avana in particolare dove viene associata a dissidenti e addirittura alla Cia, scrive tra gli altri il quotidiano Granma.
”Anna la cubana” la chiama l’organo di stampa del Partito Comunista cubano: ”Dietro lo scandalo sessuale che punta a screditare Assange c’è una collaboratrice” cubana della Cia, ”è nota per i suoi articoli al vetriolo su siti web finanziati dall’Usaid (l’agenzia Usa di aiuti all’estero ndr)”.
E intanto la tv dell’Avana promette altre rivelazioni sul suo conto in uno dei programmi tra i più seguiti che sarà dedicato interamente a Wikileaks.
Il quotidiano Miami Herald mette in evidenza i rapporti della Ardin con i dissidenti cubani, ”ha visitato Cuba in quattro occasioni quale rappresentante dei socialdemocratici svedesi”, scrive, poi cita Manuel Cuesta Morua, uno dei più noti dissidenti dell’Avana, leader del gruppo ‘Arco Progresista’, di tendenza socialdemocratica, il quale – precisa il quotidiano – ”ha detto di aver sentito che la Ardin fosse nata a Cuba, senza aver mai avuto conferme al riguardo dalla stessa Ardin”.
Secondo altri siti online la donna sarebbe in contatto con l’esule cubano a Miami Carlos Alberto Montaner e con le ‘Damas de blanco’, il gruppo delle mogli e familiari dei prigionieri politici cubani. E, ancora, che ”sarebbe vincolata a gruppi finanziati dagli Usa contro Fidel Castro e a gruppi anticomunisti”.
Di certo tuttavia si sa che Anna Ardin proprio su Cuba ha scritto la sua tesi per il Master conseguito presso l’Università di Uppsala, in particolare sul ‘sistema multipartitico cubano’, la cui introduzione è tral’altro accessibile online.
Il nome di Anna Ardin oggi compare anche su alcuni media argentini che segnalano un blog su cui la giornalista svedese giornalista dice di essere un’ammiratrice del governo della presidente Cristina Fernandez Kirchner: il testo è stato pubblicato il 28 ottobre, qualche ora dopo la morte di Nestor Kirchner, consorte e predecessore della Fernandez.
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