Per Hillary Clinton Wikileaks con le sue ultime rivelazioni non colpisce solo gli Usa ma tutta la comunità internazionale. Quello di Wikileaks, per il segretario di Stato, è un attacco cui bisogna reagire con la “linea dura”
Parlando in conferenza stampa il Segretario di Stato spiega: ”Vorrei chiarire che la diffusione di questi documenti da parte di Wikileaks non è un attacco solo agli Stati Uniti ma a tutta la comunità internazionale”. ”Non c’è niente di coraggioso – aggiunge – nel mettere a rischio persone e operazioni di funzionari che hanno dedicato l’intera loro vita a proteggere la sicurezza e gli interessi degli americani”.
Per i diplomatici americani, ma anche per i loro colleghi negli altri Paesi, aggiunge la Clinton ”è fondamentale avere conversazioni schiette”. ‘”Sono orgogliosa del lavoro dei diplomatici americani” sggiunge poi il segretario di Stato, Hillary Clinton, osservando come i funzionari che lavorano per gli Stati Uniti in giro per il mondo ”con il loro impegno aiutano a evitare guerre, a sviluppare l’economia mondiale e a sostenere gli interessi degli Stati Uniti”.
La Clinton, quindi, spiega che si utilizzerà la “linea dura” contro chi ha rubato le informazioni e difende i suoi ambasciatori: ”Ogni paese, inclusi gli Stati Uniti, devono avere la possibilità di avere conversazioni confidenziali con i rappresentanti di altri paesi”.
”La politica viene fatta qui a Washington. Nessun paese deve avere dubbi sulle reali intenzioni della politica americana”, ha detto ancora la Clinton. Quanto all’Iran e al suo leader Ahmadinejad, la Clinton aggiunge: “‘L’Iran è fonte di proccupazione non solo per i Paesi vicini, ma anche per la comunita’ internazionale”.
La replica: “Pubblicheremo ancora” Wikileaks, però, non si scompone davanti alle minacce della Casa Bianca e risponde annunciando la pubblicazione di nuovi documenti nei prossimi giorni.
Ad annunciarlo il portavoce del sito web Kristinn Hrafnsson: “Credo che vedremo nuove pubblicazioni martedì, e altre che saranno diffuse gradualmente durante i prossimi giorni e le prossime settimane, e probabilmente nei prossimi mesi”, ha detto il portavoce, anticipando che la diffusione dei cablogrammi potrà continuare nel 2011. Secondo Hrafnsson la reazione di Washington è “esagerata” e le rivelazioni di Wikileaks non mettono a rischio la vita delle persone. Altri Paesi, ha concluso il portavoce, non hanno reagito come la Casa Bianca.
