Il marocchino Mohammed Fikri, indagato in relazione alla scomparsa di Yara Gambirasio, ha spiegato agli investigatori che il suo viaggio in Marocco ”era programmato da tempo, anche se aveva potuto acquistare materialmente il biglietto solo il lunedì 29 novembre”.
E’ quanto si legge nell’ordinanza ”di convalida del fermo e liberazione” dello stesso Fikri firmata dal giudice per le indagini preliminari, Vincenza Maccora. Il marocchino ha quindi dichiarato che si sarebbe fermato nel suo paese ”per quasi due mesi, in quanto nel periodo invernale il suo lavoro subisce una battuta di arresto a causa delle condizioni meteorologiche non favorevoli”.
Nel provvedimento si sottolinea inoltre che sia il suo datore di lavoro che la sua fidanzata sapevano che sarebbe dovuto partire, insieme a suo cugino, il 4 dicembre, mentre i suoi familiari non sapevano della data del suo arrivo in Marocco ”perche’ l’indagato voleva fare loro una sorpresa”.